A) DALLE ORIGINI FINO AL 1944
Il nostro lavoro di ricerca ci porta a sostenere l’impossibilità di stabilire la data in cui è stata istituita la Confraternita.
Peraltro, dall’Archivio Parrocchiale di Rigoroso, risulta una visita alla Chiesa di S. Andrea di Francesco Bossio, vescovo di Novara e visitatore apostolico per l’Attuazione del Concilio Tridentino nella Archidiocesi di Genova nel 1582. Dai verbali di questa visita si ha notizia dell’esistenza della Confraternita del SS. Sacramento. Per l’occasione, il vescovo ordinò di istituire entro due mesi le regole della Confraternita stessa. Il Bossio visitò anche l’Oratorio dedicato alla Assunta “Pro Casaccia Annunciationis Sanctae Mariae” nel quale si trovava un altare.
Purtroppo nel 1625 (come precisato da documenti dell’Archivio Arcivescovile di Genova) “fu abbruciato dai Francesi il luogo di Rigoroso, perciò in quel tempo si sono perdute tutte le scritture della Chiesa …“. Senza dubbio l’incendio provocato dalle truppe Francesi distrusse molti documenti preziosi e probabilmente anche quelli relativi alle attività e alla vita della Confraternita.
Solo nel 1650, e precisamente l’11 luglio, viene nuovamente menzionata, nei documenti ufficiali della Parrocchia, la Confraternita di Rigoroso, in occasione della visita del Cardinale Stefano Durazzo, Arcivescovo di Genova. Dai verbali della visita emerge che “la chiesa aveva tre altari: il maggiore ben ornato, l’altare di San Bernardo di Stefano Semino e Alberto Pecollo, con obbligo di 12 messe all’anno pagate dagli eredi; terzo altare della SS. Vergine del Rosario con annessa la Confraternita omonima da antico tempo, con obbligo di 4 anniversari cantati“. Nello stesso giorno l’Arcivescovo visitò l’Oratorio dell’Annunciazione della Beata Vergine, dei Disciplinati del luogo, gli ufficiali della quale si eleggevano alla presenza del rettore (il Parroco).
A questo punto non è più possibile seguire il corso degli eventi per assoluta mancanza di notizie. Tuttavia si deve ricordare che nell’introduzione è stata fatta menzione della Confraternita dei Trinitari Calzati, un ordine il cui scopo principale, da sempre, consiste nel promuovere il culto della Triade Augusta (SS. Trinità) e nella pratica delle opere di misericordia.
Inizialmente gli sforzi dell’Ordine Trinitario erano anche rivolti al riscatto e all’assistenza degli schiavi cristiani in terra infedele già nel 1250. Le Confraternite dell’Ordine, presenti in ogni nazione d’Europa, formavano una rete più o meno fitta, che facilitava la raccolta degli ingenti mezzi necessari al riscatto degli schiavi, promuoveva fin nei centri più remoti la devozione alla SS. Trinità e varie iniziative locali di misericordia.
L’opera benefica di alcune fra esse continua ad esplicarsi tuttora, nei confronti dell’umanità derelitta e sofferente.
I Pontefici concessero numerose indulgenze e insigni privilegi verso le Confraternite Trinitarie.
Vi facevano capo anche alcune Confraternite di altre nazioni nelle quali non c’erano i Trinitari. In Italia facevano capo al Convento di Santa Francesca Romana, per i Calzati, e a San Carlo alle Quattro Fontane per gli Scalzi.
Nell’elenco delle Confraternite dipendenti direttamente dal Procuratore Generale dei Calzati a Roma sono citati anche due paesi della Valle Scrivia; il primo è Serravalle (diocesi di Tortona) di cui si fa menzione in riferimento all’Oratorio di San Giovanni Battista, aggregato o confermato all’Ordine il 23-11-1698. Il secondo è Vigorogo nella diocesi di Genova in riferimento alla Parrocchia di S. Andrea (come data di aggregazione all’Ordine è indicato il 3-7-1728). E’ possibile che Vigorogo voglia indicare proprio il nostro paese, Rigoroso.
Nei documenti ufficiali si torna a parlare della Confraternita soltanto nel 1841. Infatti il 24 giugno 1841 furono approvate dalla Curia Arcivescovile di Genova le “Regole della Confraternita della SS. Annunziata di Rigoroso” con atto ufficiale che riportiamo integralmente:
“ Praedicta Statuta Ven-Confraternitatis sub invocatione SS. Annuntiationis et sub patrocinio SS. Joannis Baptistae et Rochi in Paraecia S. Andreae loci Rigoroso approbamus salvis Constitutionibus Synodalibus circa Laicorum Sodalitates edictis quas rite servari jubemus .
Dabamus ex Palatio Archiepiscopali Genuae
Die 26 Jiunii 1841 “
(Traduzione :
Approviamo il sopracitato statuto della Venerabile Confraternita della SS. Annunziata nella parrocchia di S. Andrea di Rigoroso che ha come Santi protettori San Giovanni Battista e San Rocco, conservando tuttavia le disposizioni del Sinodo sulle Confraternite Laiche, che ordiniamo a buon diritto di osservare.
Emanato dal Palazzo Arcivescovile di Genova il 26 giugno 1841).
Tali regole, composte da 15 articoli (da integrarsi con le “Disposizioni del Sinodo della Diocesi di Genova sulle Confraternite laiche o secolari”, di cui è possibile trovare una copia nell’archivio Parrocchiale di Rigoroso) disciplinavano le attività della Congregazione e stabilivano quali fossero le principali cariche dei componenti del Consiglio. Questo risultava composto dal Priore, dal Vice Priore, dal Maestro dei Nuovi Confratelli, dal Sagrestano, dal Depositario (Economo), dal Cancelliere, dagli Infermieri e dagli Assistenti al Banco. In quell’anno le principali cariche erano così ricoperte:
Priore : Francesco Poggi
Vice Priore : Giuseppe Ponta
Consiglieri : Sac. Salv. Gaetano Poggi
Vincenzo Semino
Giovanni Picollo
Andrea Bottaro
Giuseppe Ponta
Gaetano Bottaro
Non si registrano particolari avvenimenti riguardanti la vita della Confraternita dopo l’approvazione dello statuto. Si arriva, quindi, al 1882 anno in cui iniziò ad essere tenuta una contabilità (anche se piuttosto approssimativa) delle principali attività della Confraternita (1° registro 1882-1900).
Infatti: “Fino al presente anno 1882, non è stata mai tenuta dal cassiere dell’Oratorio di Rigoroso un’esatta contabilità sull’entrata ed uscita dei proventi dell’Oratorio.
Imperocchè i conti annuali, quantunque regolarmente letti ed approvati in ogni anno dal Consiglio dell’Oratorio, venivano registrati su fogli volanti, che con somma facilità erano dispersi.
In questo anno però 1882, se ne prende dal sottoscritto cassiere l’esatta trascrizione, onde possa restare perenne memoria delle entrate e delle uscite delle stesse.
Rigoroso, li 1 gennaio 1882. Il Cassiere“
Abbiamo così l’opportunità di ricostruire l’attività svolta dalla Confraternita verso la fine dell’800. In particolare nel 1886 fu preparato il disegno per una nuova croce realizzata poi nel 1891. L’immagine del Cristo fu scolpita dallo scultore Agostino Vignolo di Genova e costò £ 380, mentre per la Croce la spesa fu di £ 100 e per i Canti di £ 600. E’ possibile che tale Cristo sia il più piccolo dei due Crocefissi attualmente in possesso della nostra Confraternita. Resta tuttavia un dubbio in quanto, dai verbali dell’epoca, si parla chiaramente, anche se ancora nella fase di progetto, di “una croce intarsiata in argento”; probabilmente la croce originaria è stata sostituita negli anni oppure vi è stato un cambiamento in fase di realizzazione della croce rispetto al disegno di partenza.
In quegli anni le cariche più importanti erano Priore, Vice Priore, Maestro dei Novizi, 5 Consiglieri, Cassiere, 5 Ufficiari, 2 Cancellieri, 2 Assistenti al Banco, 4 Portatori dei Morti, 2 Infermieri, Portatore del Gonfalone, Sagrestano.
Nel secondo registro che inizia nel 1901 e che è in uso ancora oggi, risulta che le principali attività della Confraternita fino al 1942 furono essenzialmente di carattere religioso; va fatta eccezione per i lavori di manutenzione nell’Oratorio nel 1909 (costruzione in cemento, all’interno dell’Oratorio, della balaustra e dello scalino antistante l’altare per opera dell’artigiano Semino Natale), nel 1910 (installazioni di nuovi canali di scolo sul tetto eseguita dalla ditta di Arquata “Avio Giovanni e figlio Federico, Ramai-lattai e pompisti, ottonami e piombi“) e nel 1916 (riparazione del tetto da parte di Ponta Alessandro). Infine nel mese di agosto del 1923 a spese della Confraternita, si provvide alla coloritura della statua di S. Rocco; per dovere di cronaca, nel 1910, dobbiamo registrare la visita ufficiale dell’Arcivescovo Edoardo Pulciano che appose il visto di approvazione alle attività, fino ad allora svolte dalla Confraternita, sul sopracitato registro.
Con l’entrata in guerra dell’Italia si conclude il primo periodo della storia della Confraternita di Rigoroso. In quegli anni i tragici eventi che sconvolsero il mondo non lasciarono indenne neppure la comunità di Rigoroso. La Confraternita della SS. Annunziata fu di fatto sciolta nel 1942, anche se già dal 1939 ogni attività era cessata. Alla morte del signor Agostino Bottaro il 30 aprile 1944, la cassa della Confraternita, di cui egli era custode dopo l’avvenuto scioglimento, fu consegnata dal figlio Enrico Bottaro al Parroco, sacerdote G. B. Vaccari.
B) DAL 1945 AD OGGI
Come l’araba fenice risorge dalle proprie ceneri, così la Confraternita tornò a nuova vita per la volontà degli abitanti di Rigoroso di ripristinare un’antica istituzione che per secoli aveva radunato intorno a sé tutti i membri della comunità.
Riportiamo fedelmente il resoconto del primo anno di attività della Nuova Confraternita della SS. Annunziata, redatto dal Parroco dell’epoca Don G. B. Vaccari: ”Nel maggio 1945 per iniziativa di varii volontari giovani la Confraternita risorse a vita novella. Per la prima volta uscì per la Processione di S. Rocco. Per la festa del SS. Rosario fu rifatta la croce del Crocefisso grande che era molto tarlata e fu portata in Processione (ottobre 1945)”.
Il 15 settembre 1947 si registra la prima visita pastorale dell’Arcivescovo G. Siri (non ancora Cardinale). Vogliamo inoltre ricordare, con le parole dell’epoca, il primo priore del nuovo periodo della Confraternita, Bottaro Domenico detto Pasquale, che “ Primo fra pochi anziani diede la sua adesione alla Nuova Confraternita e ne fu nominato priore nel mese di maggio del 1945”.
Nel primo dopo guerra le attività della Confraternita furono numerose: nell’Oratorio fu costruito un palcoscenico e vennero realizzate in pochi anni molte rappresentazioni teatrali; più precisamente gli spettacoli dal 1946 al 1951 furono addirittura quindici. La filodrammatica di Rigoroso, costituita per l’occasione, ebbe modo di esibirsi anche “all’estero”: abbiamo infatti ritrovato dei documenti attestanti la presenza della compagnia teatrale a Isola del Cantone. E fu grazie ai proventi dell’attività teatrale che la Confraternita poté acquistare il 16 marzo 1948, per la cifra di £ 35.100, un nuovo Gonfalone che fu inaugurato il 30 maggio 1948.
Il 16 gennaio 1949 i membri della Confraternita approvarono un nuovo statuto per regolare la vita e le attività della Congregazione. Detto statuto ebbe tuttavia vita molto breve: infatti nel 1950 fu in buona parte disapplicato e solo alcune disposizioni sono state di fatto tenute in considerazione negli anni successivi. Venne stabilito che il consiglio fosse composto da sette membri, ma nel 1993, per adeguarsi alle disposizioni dello Statuto Generale delle Confraternite dell’Archidiocesi di Genova, tale numero di membri fu portato a nove.
In merito alla disapplicazione dello statuto del 1949 riportiamo quanto risulta dai documenti dell’archivio della Confraternita:
“ Il presente Statuto non è stato preso in considerazione nel presente anno, avendo il medesimo dato origine a divergenze e malumori fra i Confratelli.
Priore : Mario Balbi
Vice Priore : Paolo Bertoldi
Economo : Ponta Giuseppe
Rigoroso 24-12-1950 “.
Vogliamo tuttavia ricordare, di quello Statuto, i primi tre articoli che a nostro parere riflettono i principi ispiratori delle varie attività della Confraternita:
” art. 1. La Confraternita della SS. Annunziata di Rigoroso viene ripristinata nell’anno 1945 e si propone di raccogliere nelle sue file quanti, piccoli e grandi, abbiano desiderio di vedere rifiorire una delle più simpatiche associazioni religiose, tanto care al paese.
art. 2. Gruppi di giovani e uomini si prestano a partecipare alle processioni della Parrocchia, portando insegne religiose, ad accompagnare tutti i Confratelli defunti all’estrema dimora ed opere di carità, ecc…
art. 3. Per essere ammessi a far parte della Confraternita è necessario essere: a) di religione Cattolica; b) onesti cittadini;
- c) assoggettarsi al pagamento della quota annua; d) avere l’approvazione del Consiglio”.
Un’altra attività, che la Confraternita ha mantenuto in vita dal 1952 fino alla fine degli anni 80, è l’organizzazione di gite e pellegrinaggi, l’ultimo dei quali è avvenuto nel 1987.
Il 1954 è un anno importante per la Confraternita di Rigoroso. Furono restaurati completamente i tre crocefissi: “… quello che troneggia sull’altare maggiore, quello processionale della Confraternita e quello iniziale delle processioni. Quello processionale, più bisognoso di riparazioni, fu generosamente e con vivo senso di arte riparato dal nostro Aldo Marcenaro, e con lui alla lavorazione delle croci lavorarono pure gratuitamente i nostri Giuseppe Ponta e Tomaso Ardesia. L’argentatura e doratura dei canti fu eseguita dalla ditta Gismondi di Genova e le effigie furono ridipinte dall’esimio prof. Benaggio di Cornigliano (Genova).” (Voce Amica, settembre 1954).
Ancora in quell’anno ” Per iniziativa delle insegnanti di Genova, signore Azelia Bertalena e Agostina Bermond, in settembre e ottobre si fece una fiera di beneficienza per la costituzione di una Biblioteca Parrocchiale, che riuscì abbastanza bene. Dalla Società S. Paolo di Alba si provvidero un centinaio di volumi, un altro centinaio lo offrì il Rev. Prevosto dalla sua Biblioteca privata.” (Voce Amica, novembre 1954).
Il 26 giugno 1955 va registrata la seconda visita pastorale del Cardinale G. Siri che pose nuovamente la sua approvazione ai resoconti dell’attività della Congregazione di Rigoroso, così come avvenne anche il 13 agosto 1967 e per l’ultima volta, prima della sua scomparsa, il 14 settembre 1980.
Invece, nel 1958, fu ripristinata l’antica usanza (abbandonata da circa mezzo secolo) della benedizione e distribuzione delle focaccette in occasione della festa della SS. Annunziata. ” Un tempo la Confraternita, dopo la mietitura, soleva fare la questua del grano e poi, nella Settimana Santa, provvedeva speciali focaccette che, benedette, erano distribuite agli offerenti, i quali ne gustavano con senso di devozione e ne davano agli animali. La direzione della Confraternita ha deliberato di riprendere l’usanza; coll’estate prossima si farà di nuovo la questua e frattanto il 23 marzo festa della SS. Annunziata, durante la funzione, si benediranno le focacce che poi saranno distribuite”. (Voce Amica, marzo 1958).
Questa secolare tradizione è stata conservata fino ai nostri giorni ed ogni anno si ripete fedelmente l’antico rituale (in occasione della festa della SS. Annunziata).
Nel 1985, ricorrendo il 40° anniversario di ricostituzione, fu deciso di restaurare l’immagine sacra del Cristo grosso, mentre nel 1986 fu acquistata una palma dorata per il Cristo piccolo e nel 1987 si provvide alla sostituzione della croce grande del 1954.
Infine nel 1993, ad opera dell’artigiano genovese Giorgio Massari, sono stati restaurati completamente i canti del Cristo piccolo di antica fattura (risalenti sicuramente al 1800) e riportati all’antico splendore.
In questi ultimi 50 anni l’Oratorio di Rigoroso, sede della nostra Confraternita, è stato sede di rappresentazioni teatrali di grandi e piccoli, è divenuto luogo di ritrovo per i ragazzi del paese, e tutto questo è stato possibile grazie alla volontà dei Confratelli che, fino dal 1945 ad oggi, non si sono limitati alla sola attività di carattere religioso, ma hanno fatto si che ritrovarsi all’Oratorio diventasse un occasione per stare insieme e socializzare.
La nostra ricerca storica è giunta ormai al termine: non possiamo dire che cosa riserverà il futuro nei confronti della Confraternita e soprattutto se quest’antica istituzione potrà ancora continuare ad esistere negli anni futuri, dato il sensibile calo delle adesioni; vogliamo perciò concludere con la speranza che ci sia ancora qualcuno che voglia, insieme a noi, continuare a mantenere in vita una preziosa eredità del passato.